CharlieHebdo, i rischi dopo la strage. Islamofobia? Non solo

charlieE’ piuttosto avvilente il riflesso condizionato con cui la correttezza politica obbliga in fretta  a sostenere, sin dalle dichiarazioni a caldo  che la strage di CharlieHebdo apre le porte al rischio di islamofobia.  Dunque: viene attaccata la libertà e chi sono le vittime?  Non i disegnatori, non i giornalisti, non i francesi, non tutti noi. Ma i musulmani.  Ora non c’è dubbio che i musulmani rischiano di essere vittime di un accresciuto pregiudizio, e di sospetto, e di una malevola attenzione.  Non è qualcosa che nasca oggi:  le decapitazioni, gli attentati, i sequestri avevano già prodotto qualcosa. E certo, la condizione femminile nell’Islam, i matrimoni forzati, le mutilazioni genitali, il velo e tutto il resto, diffuso anche in tanto Islam moderato, non accresce la simpatia. Ma i rischi che si corrono, al mio parere di non islamofobo, sono altri.

Il primo è l’oblio: ci siamo dimenticati di Theo Van Gogh, e nessuno ha mai citato Pim Fortuyn, sepolto in Italia. Abbiamo dimenticato Hina, la ragazza uccisa a Brescia da un consiglio di famiglia perché voleva vivere all’occidentale. Dimentichiamo  perché vogliamo illuderci, perché non riusciamo a capire, perché un conto è celebrare la Malala del Pakistan, un conto è guardare distratti alle stragi di Boko Haram, altra cosa  è considerarli atti, crimini e culture con cui condividiamo il tempo e il luogo: è scomodo. Preferiamo sorprenderci, come se non sapessimo della fuga degli ebrei di Francia. Come se i pensieri beneauguranti della correttezza politica fossero una protezione. In un certo senso siamo tutti delle Pippa Bacca con il suo abito da sposa insanguinato in Turchia, o delle volontarie partite entusiaste per la Siria.

Il secondo rischio è considerare queste imprese criminali un’opera di folli. No, dietro a quello che è successo ci sono reti organizzate, arricchite dallo spontaneismo del fai da te. Ma l’appello a  fare da soli –auto o coltello o kalashnikov non importa- è venuto dall’alto, e il disordine delle cento scuole criminali rende solo più difficile la difesa, non esclude né il brodo di cultura, né i contatti organizzati. Per dire: i due di Parigi hanno provato a dirigersi verso il Belgio. Dove ci sono imam radicali, già distintisi nella protesta contro le vignette danesi. Il più noto è Ahmed Abou Laban. Accanto a lui Najb Bilhami, algerino ch emolti anni fa soggiornò ad Arezzo. Un terzo imam “belga” è Bassam Ajachi che, di ritorno dalla Siria, sarebbe agli arresti in Italia.  Il minore tr ai due fratelli assassini di CharlieHebdo, Sherif, sarebbe stato iniziato allo jihad in una moschea salafita di Tunisi, e poi addestrato in un campo di Ansar Al Sharia al confine con l’Algeria. Suo mentore era Abou Baker El Hakim. Entrambi, Sherif e Abou Baker, vengono arrestati in Francia, mentre cercava nodi andare a Damasco per raggiungere l’Iraq, nel 2005. Sherif viene condannato a tre anni – che toppa, la polizia francese – Abou Baker, a sette anni. Esce di prigione e rientra in Tunisia. Partecipa all’uccisione di due politici laici, traffica in armi con la Libia e, quando la Tunisia imbocca una strada che non è la sua,   va in Siria. Sono nomi e storie note agli  investigatori. Come in Italia sono noti i nomi degli “italiani”, tra i foreign fighters. Il fatto è che, a suo tempo, li hanno lasciati andare. Non per liberarsene, ma perché contro Assad facevano comodo.

Il terzo rischio è quello dell’islamoindifferenza. In nome dell’ecumenismo e della correttezza politica, e della “follia” dei criminali, si salva anche l’acqua torbida che li ha allevati. Un atteggiamento leale e rispettoso dell’interlocutore musulmano deve tallonarlo, convocarlo a un confronto franco, tracciare delle linee rosse: la condizione della donna, la violenza, la libertà di critica. Possiamo anche bere un tè nel deserto, e descrivere un Islam di pace e amore, come ci piacerebbe e come molti buoni musulmani insistono a credere. Non è così, purtroppo: l’Islam è una religione che arriva oggi, in una crisi identitaria globale, a contraddizioni che altre religioni hanno sepolto nel tempo grazie  a un secolod ei lumi che l’Islam ha saltato a piè pari : la commistione tra potere spirituale e temporale, la confusione tra legge di Dio e legge degli uomini, la conversione forzata, piuttosto che l’opera di convincimento. In altre religioni rimangono poche tracce del passato, e riguardano la condizione della donna, il sesso, la tentazione di far diventare legge dello Stato un convincimento profondo che non può che essere individuale. Possiamo baloccarci con il multiculturalismo, e in una gioiosa debolezza far finta che Sottomissione sia solo il titolo di un film di Van Gogh  e non anche la traduzione di Islam. Certo,  la sottomissione alla volontà di Dio – inch Allah – al destino, ma alla fine, agli uomini che se ne fanno interpreti più fedeli. Qualcuno, ogni tanto, si sorprende che tra i ranghi di questa rete criminali si arruolino rapper, o delinquenti comuni. L’Islam oggi assegna identità semplici, e forti, e una morale univoca, a fronte della confusione occidentale, e dell’incertezza di sé, della solitudine esistenziale di noi europei, capaci di sussulti solo davanti a una redazione insanguinata. La nostra libertà a volte annaspa, il musulmano militante, che sia violento o no, ha a disposizione un’agenda quotidiana di certezze, e una demografia trionfante. Andate a sera in una chiesa e vedrete poche donne anziane. Andate il venerdì all’uscita della preghiera di mezzogiorno davanti a una moschea: uomini, vecchi e giovani, senza neanche un conflitto generazionale. Il terrorismo non ha fede, si dice, o è una fede a sé. Non sono lontani gli anni del terrorismo cattolico dell’Ira, vero. Ma se è ovvio dire che non tutti i musulmani sono terroristi, bisogna pur ricordare che i terroristi, oggi, sono quasi tutti musulmani. Ti diranno che è colpa degli sbagli dell’Occidente, e in qualche misura è vero. Potresti rispondere che forse una qualche spiegazione la si trova anche nella religione, ma non si può dire.  Con qualche mio amico musulmano, vero musulmano e vero amico,  sostenevo che il mio Dio – a dirla tutta il Dio con cui sono cresciuto a dottrina, e poi basta – è più forte del suo, anche se poi gli diamo nomi diversi, ma preghiamo tutti verso l’alto. Perché ? Perché il suo governa i fedeli. Il mio mi ha insegnato che tutti, fedeli o peccatori, sono “il prossimo”, sono figli suoi. E il mio non solo non teme di farsi degradare con il ritratto ingenuo dei presepi e dei santini, ma non ha neanche paura che si ritraggano gli animali, senza esclusioni: sono tutte creature. Ma non sono un prete, e mi tengo il mio Dio che può essere un bambino o un vecchio o una pubblicità del caffè, e so che anche il peggiore degli uomini ha un vincolo di fraternità con me, fede o non fede. Ci sono equivoci nelle parole, perfino: per loro il martire è uno che si sacrifica per uccidere gli altri, per noi chi si lascia morire per non rinnegarsi ma non uccide nessuno. E forse la presenza di una donna, Maria, in quelle lezioni di catechismo, ci ha aiutati a essere un po’ meno peggiori con le donne.

L’ultimo rischio è, adesso sì, l’islamofobia. Il sospettare tutti. No, bisogna stanare, e diffidare delle giaculatorie di principio, e della dissimulazione, predicata nell’Islam.  Molti musulmani dicono, dopo Parigi: questo non è Islam. Anche a sinistra si diceva che le Brigate Rosse erano la Cia, o qualcosa altro da sé, un compagno non può averlo fatto. Incominciò a cambiare quando si riconobbe il cancro interno: Lotta Continua con l’intervista di Gad Lerner e Andrea Marcenaro al figlio di Casalegno, il PCI con la morte di Guido Rossa. Ecco, all’Islam non servono prese di distanza, né sguardo imbarazzato e sdegnato. Servono dei Guido Rossa,  un impegno fatto di nomi, di collaborazione, di pentimenti, di denunce. Serve che riconosca il male come interno a sé, e si domandi il perché, e lo combatta, e sia aiutato, sollecitato a farlo. Non basta il pilota giordano sbranato in Siria, serve l’impegno di ogni credente a essere intollerante con gli intolleranti.

Non sono credenti che sbagliano: sono assassini che hanno per trofeo la libertà occidentale, ma anche quella dei tunisini, degli sciiti,  e di tanti musulmani indocili. Ma possiamo insegnarglielo noi, che della tolleranza abbiamo fatto un alibi ?

20 risposte a “CharlieHebdo, i rischi dopo la strage. Islamofobia? Non solo

  1. caro Tony Capuozzo,
    ti seguo da sempre… e ho spesso e volentieri condiviso le tue rifliessioni nelle trasmissioni o nei tg in tutti qs anni.
    credo che tu abbia saputo esprimere il concetto (tuo ovviamente, mio) di moltissime persone.
    sono arciconvinto che non ci sia una vera condanna di quanto accaduto da parte del mondo islamico…mi pare molto di facciata, ieri nella moschea di padova girava un cartello con je suis AVEC charlie, perche’ per loro era importante distanziarsi dalle vignette… beh credo proprio che non ci siamo… non hanno minimamente capito il propblema… e si rifugiano dietro l’ideologia della religione… io sono un cattolico credente e praticante… e mi lascia molto perplesso il sentimento ahime di odio che pian piano si sta facendo largo dentro di me… non con gli islamici ma verso la loro immobilità nel condannare realmente quanto accaduto…. ma questo non puo che portare ad una possible esplosione razziale…e qs oltre a preoccuparmi mi rattrista.
    sento gia oggi parole di fuoco… da parti di molte troppe persone.
    purtroppo credo molto tristemente che sia completamente fallita l’idea di integrazione…non per noi occidentali ma a causa loro e non per quanto accaduto ieri quella è stata la goccia diciamo…
    ma perche realmente non hanno interesse nell’integrarsi…. a mio avviso sfruttano solamente i ns territori, la ns economia, i vantaggi dell’occidente rispetto ai loro paesi natali ecc ecc….
    quando sono stato nei loo paesi… si deve rigare piu che dritto altrimenti rischi davvero la galera…loro qui da noi fanno il bello e il cattivo tempo… e per lo piu’ molti di loro che si definiscono musulmani convinti…abusano di droghe,alcool e tanto altro che non conincide coi valori della loro religione…
    e avvilente dirlo…ma Oriana aveva proprio ragione… !!!

  2. Complimenti per l’articolo; non esprime una rabbia ceca e affronta con molta onestà intellettuale la questione; la ringrazio per l’impegno profuso in quest’articolo

  3. Grandissimo Toni Capuozzo nessuno meglio di te può descrivere in maniera così precisa e reale i fatti che accadono. Leggano con attenzione e si facciano un serio esame di coscienza i nostri politici. Grazie da noi semplici italiani!

  4. Come al solito un’analisi lucida, spietata, e che poggia sulle solide basi della conoscenza. Purtroppo, in Italia di giornalisti come Lei, ne abbiamo pochi.
    Sempre complimenti. Leggerla è un piacere anche quando dice cose che preferiremmo, forse, non sapere.
    Erika

  5. Gli Islamici sono costituzionalmente ignoranti e arroganti. Pretendono di trasformare tt in base alle loro esigenze e alle nostre leggi permissive. Il buonismo imperversante degli intellettuali e dei politicanti mediocri che ci vivono accanto rafforzano la loro infima statura mentale. Islam = morte

  6. Il problema dell islam e ke mischia la religione cin la politica quindi é fuorilegge x la nostra costituzione
    Le mosche vanno distrutte sistematicamente e i musulmani ke entro 10 giorni nn abbandonano il paese vanno buttati a mare

  7. l’islam “moderato” non esiste se non rinnega il Corano.

    Premesso che per il Corano, parola di Allah e dio dei musulmani, i cristiani sono degli idolatri perché adorano tre dei: il Padre, il Figlio e lo Spirito santo, e come tali considerati “infedeli” e bestemmiatori, vediamo quali espressioni l’Arcangelo Gabriele avrebbe dettato a Muhammad profeta dell’Islam:

    Sura (4, 101): gli infedeli sono “gli inveterati nemici dei musulmani”;
    Sura (9, 95): gli infedeli “arrestarli, assediarli e preparare imboscate in ogni dove”;
    Sura (4, 88-91): gli infedeli “circondarli e metterli a morte ovunque li troviate, uccideteli ogni dove li troviate, cercate i nemici dell’Islam senza sosta”;
    Sura (2, 193): gli infedeli “combatteteli finché l’Islam non regni sovrano”;
    Sura (8, 12): gli infedeli “tagliate loro le mani e la punta delle loro dita”;
    Sura (9, 123): “i musulmani devono far guerra agli infedeli che vivono intorno a loro”;
    Sura (48, 29): i musulmani devono essere “brutali con gli infedeli”;
    Sura (5, 33): chiunque combatta Allah o rinunci all’Islam per abbracciare un’altra religione deve essere “messo a morte o crocifisso o mani e piedi siano amputati da parti opposte”:
    Hadith in Sahih (raccolta degli hadith) di Al-Bukhari (9, 57): “Chiunque abiuri la sua religione islamica, uccidetelo”.

    Islam. religione di pace ? Ma non fatemi ridere !

  8. ci viene fatta la guerra e non reagiamo siamo al limite della tolleranza ,ma io credo che per prima cosa dobbiamo stanare quelli che fra di noi straparlano di pace e tollleranza sono loro e solo lororo maledetyti che ci hanno portato a questa situazione e si vergognano di duemila anni di storia cristiana stiamo crucifiggendo cristo nei notri cuori

  9. Apprezzo la serietà e pacatezza di Capuozzo, giornalista abituato ad usare, sempre, il cervello e privo di mordacchia. Ma il punto è che, prima che gli stessi musulmani riescano, ammesso che lo vogliano fare, a completare il loro processo di revisione religiosa, l’Eurasia sarà uno stato di fatto. Probabilmente noi Cristiani saremmo estinti o assoggettati. Forse è già troppo tardi, ma per sopravvivere dobbiamo imparare da Israele. Risposta colpo su colpo, preparazione, unità e volontà di sopravvivenza. Se vogliamo dare un’opportunità di vita ai nostri figli, dobbiamo prepararli ed addestrarli a reagire e difendersi. La Storia insegna che il rilassamento dei costumi ha distrutto Imperi e Civiltà che pensavano di essere civili ed invincibili . Rabbrividisco quotidianamente nel vedere le scene davanti alle scuole, le “mamme italiane” (pardon “genitore uno”) con il Suv in doppia fila o parcheggiato di traverso sul marciapiede che accompagnano i loro teneri marmocchi firmati, ed armati dell’ultimo iPhone, a lezioni durante le quali si insegna il nulla. Una società dove i figli hanno sempre ragione e i loro comportamenti negativi trovano sempre qualche pietistica giustificazione. Dall’asilo all’Università e, dopo, da ciondolanti disoccupati tra un selfie, un twitt, uno shopping ed una discoteca. Che futuro possono avere? Come potranno difendersi? Quando, dall’altra parte, vediamo bambini allevati a suon di Corano e AK 47, fotografati mentre impugnano orgogliosi la testa mozza di un giustiziato nel nome di Allah. Quando si troveranno gli uni di fronte agli altri chi pensate sopravviverà?

  10. Perché non si impone, agli Imam,di dare una versione CHIARA dei 123 versetti del Corano in cui si esalta
    se non addirittura si impone, la guerra ,la violenza,l’assassinio e la persecuzione degli “infedeli”,( secondo
    la loro ottica) fintanto non ci sia la vittoria dell’Islam e la conseguente totale, distruzione di qualsiasi altra
    religione,cultura ,civiltà!!!!! Molteplici sono le cause della loro attuale ,sfrontata aggressività: :il passato coloniale…,la balorda visione “di sinistra” , che proclama non solo ,l’apertura indiscriminata delle frontiere ma più ancora, la loro CANCELLAZIONE…lasciamo che vengano tutti,senza documenti,senza permessi, “venite e fate il comodo vostro” . Non ci si sogna neppure, di ottenere un colloquio ,per rendere
    CHIARE ED ACCETTATE!!! le nostre leggi ed il rispetto della nostra cultura e delle nostre tradizioni e,
    aggiungo io che sono donna, DEI DIRITTI DELLE DONNE, che nel nostro Paese (come nel resto del mondo
    considerato civile”) sono state conquistate :il diritto ella PARITA’ con gli uomini, allo STUDIO,alla LIBERA
    SCELTA NEL MATRIMONIO, AL DIRITTO DI GENITORIALITA’ AL PARI DEL MARITO, AL DIVIETO TASSATIVO
    ALLA BARBARIE DELLA INFIBULAZIONE, e per finire IL DIVIETO DI INDOSSARE IL CHADOR O NICKAB O con
    qualsivoglia altro nome venga chiamato quel tipo di abito che mortifica,umilia e schiavizza le donne!
    E a questo proposito vorrei sapere dove sono andate le cosiddette “femministe” quelle della “Vagina è Mia!!!”….. E a questi quesiti non permettiamo che ci rispondano con “TAKIA”,ovvero la DISSIMULAZIONE,
    prevista nei casi in cui vi sia “UNA SITUAZIONE DI INFERIORITÀ'” Consideriamo poi, a chiarimenti
    avvenuti (ammesso che vi siano) se agire dividendo il mondo Islamico in Credenti e Fanatici oppure,
    se con un ultimo guizzo di di onestà morale,purtroppo, ci convinciamo che siamo in guerra (non voluta)
    con loro e provvediamo ad espellerne il più possibile, favorire il ritorno a casa loro, e sopratutto mettiamo
    finalmente in atto uno sbarramento navale in grado di non far arrivare alle nostre coste NESSUN ALTRO
    BARCONE,GOMMONE,RELITTO etc NON DOBBIAMO FARLI PIù PARTIRE DALLE LORO COSTE”!!!!!!!

  11. Condivido pienamente quanto scritto da Capuozzo. Negare che le cose stiano così vuol dire solo non voler veder ciò che sta accadendo. Il nostro individualismo ci ha dato tanto in termini di libertà, ma è diventato un concetto così relativo che ci ha reso incapaci di reagire a tutto ciò che ci accade attorno. Non basta ricordarsi di tutti i Charlie del mondo quando sono già morti.

  12. Sia Islam musulmani terroristi non son degni di occupare tante pagine di giornali ,, la notizia poco ci intressa se per i vostri intressi , possiamo rimetterci la pelle .lasciateli ammazzare tra di loro …

  13. Condivido pienamente il pensiero di Toni Capuozzo.
    Ritengo però questa una guerra ormai persa.
    E’ una guerra che ha radici lontane ed il disegno di chi l’ha ideata non teme il confronto con i tempi della sua realizzazione.
    Può anche darsi che sia semplicemente l’evoluzione delle cose naturali, il fatto che una società evoluta ma in crisi con se stessa debba essere sostituita da un’altra che tende a sopraffarla in buona parte anche inconsapevolmente, ma il risultato sarà comunque lo stesso.
    La nostra tolleranza è sinonimo di indolenza.
    La stessa indolenza che ci ha portati a dover prender atto di dove siamo finiti, del disgusto e la sfiducia verso le istituzioni e di quanti le rappresentano, anche se in definitiva sono solo il riflesso di tutti noi che siamo cresciuti con la convinzione che una regola si può sempre aggirare con una deroga o peggio con altri sistemi.
    Ma questa consapevolezza ha comunque prodotto molto poco: qualche fenomeno da baraccone, proclami ed indignazione ma finora nessuna vera presa di responsabilità, come se fosse colpa di un destino ormai scritto.
    E’ assai facile avere la meglio su dei popoli così deboli.

  14. Piena condivisione.
    Tuttavia qua non sono brigate rosse, qua è tutto scritto nel loro credo legittimato dalla fede. Perchè parlare di estremismo? Gesù era un forse estremista quando mori per l’umanità? Dio fu un estremista nel cancellare Sodoma e Gomorra?
    Non vedo estremismo ma applicazione di una interpretazione (se vogliamo chiamarla cosi, in quanto non vedo altri significati piu amorevoli)convinta di cio che il loro profeta ha dettato.

    Corano (8, 12-17): «Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi! (…) Non siete certo voi che li avete uccisi: è Allah che li ha uccisi».

    se è vero questo, non pensiamo che siano i mussulmani a cambiarne il significato. é come chiedere ad un Cristiano praticante di eliminare il rito della comunione: il corpo di cristo è la sua fede da 2000 anni. Eppure il mondo cattolico si piega, accetta di togliere il crocifisso (che per l’islam è solamente un corpo morto su due assi di legno). Niente recite di Natale o canzoni che riportino alla ns religione, niente presepi a scuola (mio figlio mi ha chiesto cosa fosse questo presepe….) Io vedo solo un unica motivazione: paura. Dove siamo quando bruciano le nostre bandiere? Dove siamo quando uccido i cristiani? siamo bravi, noi italiani, a manifestare per qualche soppruso lontano da qua, per la pace per la giustizia, per la finanziaria, per il job act etc, ma quando il nemico è in casa, bassi bassi torniamo al nostro orticello e torniamo ad essere quello che siamo sempre stati. Ipocriti individualisti. Ci scommetto che se un fatto Charlie fosse capitato da noi, avremmo visto bandiere politiche (rosse) alla manifestazione ( e non avremmo capito un cazzo come sempre)

  15. Buongiorno,
    questa mattina ho ricevuta una mail (assolutamente certa e veritiera) alla quale non volevo credere. Un collega della sede francese manda a me e tanti altri colleghi gli auguri per il nuovo anno ma a seguito dei fatti appena accaduti a Parigi ci tiene a fare una premessa: ovvero che sono auguri conformi e precauzionali in seguito alla tragedia, e che per evitare malintesi, offese etc…riformula gli auguri in questo modo – e sintetizzo!- : ” Vi prego di accettare senza alcun obbligo implicito i miei auguri in occasione del solstizio d’inverno e del primo dell’anno adeguandomi alla tradizione, alla religione o ai valori esistenziali di vostra scelta, nel rispetto anche del vostro diritto a manifestare l’indifferenza alle feste popolari programmate; non vi auguro salute perchè non conosco la storia clinica di nessuno di voi, o la prosperità dato che non conosco la vostra dichiarazione dei redditi. Mi scuso perchè il concetto di inizio dell’anno si basa per comodità sul calendario gregoriano che è quello utilizzato abitualmente dalla maggior parte dei Paesi ma non per questo altre culture che utilizzano un metodo diverso di conteggio dei giorni deve sentirsi escluso. Mi scuso per l’utilizzo della lingua francese che non voglio erigere a superiore rispetto ad altre ma è quella più comodo per me” Addirtittura mette la clausola di responsabilità legale e quindi noi tutti destinatari, accettando i suoi auguri rinunciamo a qualunque contestazione. Che ci ha inviato gli auguri senza conoscere l’età, le attitudini fisiche o morali di ciascuno di noi, razza, etnia, pratiche sessuali, regime alimentare, convinzioni politiche, filosofiche, appartenenza sindacale etcc…..Scrive inoltre che in caso di difficoltà di interpretazione della sua mail la giurisdizione competente è il Tribunale della sua residenza. Conclude infine dicendo che tutto questo preambolo era necessario affinchè potesse augurarci davvero un buon 2015.
    ………………..
    Sono rimasta senza parole!!!!! Queste sono le conseguenze malate dettate da questi folli che ci circondano!!! Con il buonismo e la tolleranza a gogò non andremo da nessuna parte, ha ragione Gloria, avete ragione praticamente tutti voi! Chiudiamole ‘ste frontiere, non lasciamoci invadere da pazzi assassini scatenati che tagliano la gola al primo cristiano che gli sbarra la strada! Mi fa paura da morire la loro missione ma ancora di più la nostra tolleranza nei loro confronti. Vogliamo abbassarci i pantaloni anche con loro come è nostra prassi davanti a qualunque altro Stato? (per esempio l’India?) e non aggiungo altro, credo di essermi dilungata fin troppo.
    Ad ogni modo, Sig. Capuozzo, la leggo sempre così volentieri per le sue verità raccontate in maniera così schietta, dura a volte, ma sempre con infinita garbatezza. Mi unisco a chi ha detto che giornalisti e persone come lei dovrebbero essercene molti di più.
    Buona giornata,

  16. Buonasera Sig. Capuozzo, la seguo ed apprezzo da tempo, ma questa volta, secondo me, Lei sbaglia, é troppo fiducioso nelle nostre Autorità, pensare che i “Foreign Fighters” italiani siano stati lasciati andare perché faceva comodo contro Assad significa attribuire un disegno razionale e preciso, oltretutto contrastante con i rapporti storici del nostro stato con la Siria, dopotutto i T72 che sparano sui civili siriani, sono morti anche parenti di un mio caro amico, hanno sostituito il vecchio sistema di mira russo originale con il TURMS della Galileo di Firenze. Il cruento guazzabuglio in cui é cresciuta l’ISIS ha visto molti interventi ma anche omissioni, purtroppo si é ripetuto un copione già visto troppe volte, un feroce dittatore affronta una rivolta od inizia un massacro a freddo, vedi Milosevic in Bosnia, ONU ed occidente blaterano inutilmente, gli estremisti inviano aiuti militari che sono, ovviamente, i benvenuti, quando ti sparano addosso non ti chiedi da dove viene chi ti salva la vita, poi gli estremisti si impongono, le persone normali si accontentano di avere salvato la ghirba, et voilà, il dittatore di turno urla, strepita, accusa, ma, di fronte agli estremisti, non viene più perseguito perché viene visto come male minore. Così ci trovammo uno stato islamico nei balcani, salvo farla pagare tardivamente a Milosevic qualche anno più tardi. Non si può sperare che il Mondo vada come pare a noi solo sbraitando, le aree ingovernabili vanno prese sotto tutela in qualche modo e governate, altrimenti l’ONU a che piffero serve? A strapagare un sacco di funzionari incapaci nelle più fallimentari strutture del pianeta ( lodevole eccezione UNICEF ! ) ? L’ Islam é una religione totalizzante, non ammette la laicità come noi la intendiamo, la laicità é concetto tipicamente cristiano checché se ne dica, ha struttura semplice, ma dettami contradditorii, la violenza cruenta é spesso invocata e propugnata, anche se vi sono parti concilianti, ma anche le parti più miti presuppongono una “superiorità morale/legale” del credente sugli altri. Nella mia esperienza ho accumulato solo delusioni con i mussulmani che ho conosciuto, tutti bravi lavoratori, concilianti, brave persono, che abbiamo aiutato anche volentieri, poi, dopo l’ 11 Settembre già sono cambiati, quando ottengono la cittadinanza é finita, ho visto persino genitori irrompere con la violenza in cucine di asili per verificare che ai figli non venisse servito maiale, cucine dove, per motivi igienici, nessuno può entrare se non il personale del catering. E questo é solo il più blando degli esempi. Il suo timore é giustificato, quello che anch’io temo é che, dopo un colpevole lassismo, di fronte a qualche atto particolarmente grave da parte di islamisti, vi sia una reazione feroce e sanguinaria contro i mussulmani in genere. La storia insegna, a scuola non é più insegnata o quasi, ma basterebbe vedere cosa é successo nelle terre dell’ex impero turco quando non é più stato in grado di conservarsi, le stragi di Creta, dove la situazione fu stabilizzata nel 1897 solo da un intervento internazionale, oltretutto a comando italiano, le Guerre Balcaniche con almeno 1,5 milioni di civili mussulmani uccisi dopo centinaia d’anni di angherie, la guerra Greco-Turca 1918-1923, in cui fummo coinvolti anche noi. Vogliamo che scorra ancora sangue innocente ? Per quel che mi riguarda, il nemico va perseguito ed eliminato, laddove é semplice identificarlo, senza pietà, e dove é difficile distinguerlo, come da noi, con i metodi usati con la mafia, é inammissibile che, come si é visto e sentito in tante interviste per la strada, abbia diritto di vivere indisturbato chi non ha scrupolo di approvare incondizionatamente i massacri di Parigi, Copenhagen, Amsterdam, New York etc. . Anche se, devo dire, martedì 11 Settembre 2001, qui, a Modena, i ristoranti erano pieni di gente non mussulmana che festeggiava. Forse non é religione, forse é voglia di totalitarismo; é comodo non dovere pensare.

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